BREVE INTRODUZIONE
L'Astrologia è senza dubbio una della più antiche discipline umane. I segni Zodiacali così come li conosciamo sono per la maggior parte gli stessi utilizzati nella Babilonia dei Sacerdoti astronomi, i quali per primi individuarono e classificarono gli asterismi della volta celeste. Per farsi un'idea il più possibile adeguata circa gli originari significati è necessario ricercare a fondo ed affidarsi a studiosi autorevoli di religioni e tradizioni; in compenso questo sito può contribuire a sollecitare l'interesse in quanti fra voi che state leggendo desiderano andare più a fondo, fornendovi anche alcuni concetti e nozioni utili.
Di tutte le discipline antropologiche o umanistiche l'Astrologia è senza dubbio una delle più esoteriche e per certi versi enigmatica.
Nella vita ho avuto modo di inoltrarmi in diversi campi dello scibile umano: mi sono interessato di medicina, filosofia, antropologia, psicologia, fisica quantistica e più superficialmente di tante altre questioni di vario genere; tutte queste materie hanno certamente contribuito a formare quella che è la mia “visione” del mondo, essendo da sempre alimentato da un forte e costante impulso a cercare e a capire, per quanto possibile, l'origine, il senso e il fine dell'uomo (ammesso che vi sia) e dell'universo conoscibile dall'uomo stesso. Questo mio percorso, che dura anche se più lentamente e in forma diversa tutt'ora, mi ha fornito le basi in un certo senso per meglio orientarmi nella vita stimolando e facilitando tutti quei processi psicologici e di apprendimento più o meno consci che hanno contribuito, unitamente alle esperienze della vita sia positive che negative, a determinare la persona che sono; ovvero un individuo fondamentalmente incline alla ricerca, all'analisi e alla comprensione e pertanto predisposto nel mettere chi ne abbia voglia nella giusta prospettiva di inquadramento rispetto a se stesso, in modo “soft”, senza tecnicismi e dogmatismi, mediante la compassione, la sensibilità, la comprensione e l'empatia, che sempre dovrebbero essere presenti in certa misura in una qualsiasi attività di interrelazione umana. Qualità che rientrano fra i requisiti essenziali per svolgere l'attività di astrologo, a prescindere dal fatto che ciò sia per professione, per hobby o per passione.
Ho potuto constatare che l'Astrologia rappresenta un insieme molto vasto di conoscenze dalle origini per così dire “primitive” se si vuole, ma la cui efficacia ed utilità risulta così intrinsecamente legata alla natura stessa dell'uomo da renderlo un soggetto che in un certo senso impara attraverso la lettura di un ricco e caleidoscopico codice simbolico a riconoscersi nello specchio. Il potere che riuscirà a raggiungere una volta decriptata correttamente l'immagine nello specchio, sarà di tipo liberatorio ovviamente, una liberazione che gli potrà garantire quella cosa che normalmente in molti cercano e difficilmente trovano e che non è la felicità come spesso si pensa, ma piuttosto la serenità, in special modo per gli individui la cui vita è stata segnata in modo particolare da eventi drammatici.
L'Astrologia è un mondo di segni, di simboli, di significati, di consonanze e relazioni, di stati e condizioni, di associazioni e coincidenze, di analogie e complementarità; è dove il mito incontra le virtù e le debolezze dell'uomo è “l'arte di interpretare il tempo” secondo delle linee, dei procedimenti che si sono sviluppati nel corso dei secoli a partire dall'origine stessa dell'uomo. Le prime questioni di cui l'uomo poté interessarsi non potevano che essere le questioni di “lassù”, nel senso di quei primi tentativi da parte dell'essere umano di interrogarsi circa se stesso e la propria condizione; viene dunque spontaneo e legittimo annoverare l'astrologia innanzitutto come "madre" di tutte le scienze umane da un punto di vista filosofico, concetto questo che dovrebbe sempre essere ricordato e sottolineato quantomeno per rispetto verso le origini collettive e che in verità non può che essere la logica conclusione di chi abbia davvero intrapreso nel corso della propria vita un sentiero di ricerca e conoscenza in un senso molto ampio e privo soprattutto di pregiudizi e preconcetti di qualsivoglia origine. In secondo luogo l'osservazione e lo studio degli Astri e dei cicli della natura portò l'uomo a considerare se stesso come un soggetto per certi aspetti passivo di un sistema di cose enormemente più grande di lui, ma del quale egli imparò a sentirsi parte, in una qualche relazione di natura non facilmente comprensibile e i cui presupposti per una minima, ma non unica, possibilità di lettura risiedevano e risiedono appunto in questa affascinante ed antica disciplina, che prendeva forma e veniva aiutata e fagocitata anche dall'immaginazione che sottintende sempre al processo creativo sia ideativo che concreto.
Talvolta si critica banalmente chi vede nello Zodiaco la pretesa di suddividere delle categorie di individui in 12 tipologie fondamentali, ma la verità è ben diversa! Primo perché generalmente questo non è il punto di vista degli astrologi e poi perché secondo quanto ho appreso nei miei anni di intenso ed appassionato studio della materia ho potuto constatare che le tipologie che definisco “standard” riconoscibili mediante l'oroscopo sono ben 1728! Si intende poi che i segni rimangono 12.
Si potrebbe anche arrivare attraverso un lavoro certosino alla catalogazione di tutte quante, ma obiettivamente oltreché non indispensabile sarebbe onestamente riduttivo e oltretutto un lavoro del genere occuperebbe molto tempo e soprattutto spazio. Queste 1728 tipologie “standard” sono la ovvia combinazione risultante dalla mescolanza dei tre fattori essenziali di ciascuna individualità e sono comprensibilmente: l'Ascendente, il Sole e la Luna.
Poiché l'Ascendente simboleggia la natura o l'essenza dell'individuo, il Sole la sua personalità e la Luna la sua emotività, deve rendersi necessario il considerare questi elementi come fattori fondanti, integranti e inscindibili di un soggetto, dunque di primaria importanza. Di fatto voler tentare di attribuire determinati valori ai singoli fattori di un tema di natalità implicherebbe dare maggior valore a questi, con una lieve differenza tra ascendente e sole e tra ascendente e luna, quindi stesso valore per sole e luna (fermo restando le dovute differenze tra la condizione di domicilio e di esilio). Ciononostante potrebbe risultare maggiormente influente in termini di destino soggettivo un altro fattore del quadro astrale, come Mercurio, Venere, Marte, Giove o Saturno; diverso il discorso per i pianeti transpersonali o extra-umani come li chiamo io, meglio conosciuti come pianeti lenti o generazionali, i quali solo eccezionalmente potrebbero risultare più influenti, almeno secondo il mio criterio valutativo elaborato con elementi e valori di riferimento in parte innovativi e rivoluzionari.
Chiusa questa parentesi sulla quale tornerò semmai in un altro momento, va detto che delle 1728 tipologie, ciascuna di esse poi presenta delle ulteriori sfumature e varianti date chiaramente dagli aspetti e dalle posizioni degli altri corpi celesti nei vari segni e campi, il che naturalmente lascia intendere come il quadro completo di un soggetto non sia affatto semplice da delineare, anzi si può affermare, se vogliamo essere sinceri, che il compito è tecnicamente o praticamente estremo nella sua difficoltà e umanamente impossibile (nelle sue pretese), ma non meno nobile ed apprezzabile il tentativo e non privo di utilità. L'utilità che scaturisce da una giusta considerazione dell'astrologia è quella di permettere a chi lo voglia di intraprendere un percorso di conoscenza verso se stessi attraverso l'oroscopo; questo in altre parole permette di intercettare le principali tendenze e predisposizioni innate, le potenzialità e debolezze di ciascun individuo, favorendo la crescita personale e quindi anche quel processo che lo psichiatra svizzero Carl Gustav Jung definiva di “individuazione” e cioè di divenire quel che si è anche contrariamente a quello che a volte ci viene più o meno forzatamente imposto di diventare. Ciò appunto non toglie nulla all'Astrologia, semmai aggiunge dignità e valore! Detto questo il mio parere è che l'Astrologia debba essere considerata principalmente come una forma d'arte molto elaborata, dato che non può annoverarsi tra le scienze moderne; un'arte dove l'uomo interpreta l'uomo osservando e dando un senso al suo “momento cosmico” che è l'elemento decisivo, il momento in cui l'Essere dopo aver maturato la sua forma primaria si palesa al Mondo decretando la sua Presenza materiale, fisica e dunque tangibile, respirando per la prima volta autonomamente. Le parole: Essere, Mondo e Presenza hanno in questo caso un significato filosofico-esoterico di notevole importanza, poiché prima che l'Essere si fosse incarnato erano la stessa cosa o vista in un'altra ottica, le tre cose non erano separate! Ma non voglio spingermi oltre in questa strada buia.. per spiriti coraggiosi ed inquieti.
Il nuovo nato secondo i fondamenti dell'astrologia assimilerà in tale circostanza “l'Imprinting”, l'impronta o anche la segnatura se si preferisce, relativa al determinato assetto planetario del sistema solare coincidente l'istante della genitura. Tale “impronta” si basa sull'assunto fondamentale del: “come in alto cosi' e' in basso”, assunto che poi è stato fatto come proprio dai sostenitori del Cristianesimo in una forma riveduta: “come in cielo cosi' in terra”; ma sinceramente questo è un dettaglio che potrebbe anche essere inesatto dal momento che le fonti in certi casi non sono mai attendibili, quello che è importante sapere rispetto alle religioni è che: fondamentalmente derivano, tutte o quasi, da culti pagani antecedenti e in molte delle quali sono anche ben distinguibili le origini i cui elementi caratteristici sono tipici del culto delle stelle e dei cicli della natura soggetti alla stagionalità dovuta naturalmente al Sole, o per meglio dire alle posizioni diverse del globo terrestre, di stagione in stagione, rispetto al Sole. La fondazione e l'accettazione di una religione ha sempre una ragione politico-economica ben articolata e calcolata da parte di chi detiene e gestisce il potere, sia che si tratti di una ristretta comunità sia che si tratti delle più estese ed accettate, come la società occidentale.
Non è comunque mia intenzione in questa sede screditare le religioni le quali riescono benissimo da sole nell'intento, se osservate da occhi vigili e attenti e vagliate da menti sopraffine ed intuitive.
L'aforisma: ”come in alto così in basso” è una frase citata molto spesso e che si trova nella Tavola Smeraldina dell'autore, reale o leggendario, Ermete Trismegisto da cui deriva la cultura o filosofia ermetica o Ermetismo e la cui opera principale è il “Corpus Hermeticum”; raccolta di scritti magico-misteriosi e mistico-filosofici.
Semplificando molto, il succo del contenuto della Tavola Smeraldina, come di tanti altri testi e scritti di carattere similare, esoterici o mistico-filosofici è che noi (inteso come razza umana) siamo figli delle stelle, ne più ne meno, ma forse è doveroso essere più precisi: siamo figli del sistema solare che abitiamo. Per Bacco! Che banalità è mai questa?!
Già. E' una banalità. La più importante delle banalità (strano paradosso).
Di tutte le discipline antropologiche o umanistiche l'Astrologia è senza dubbio una delle più esoteriche e per certi versi enigmatica.
Nella vita ho avuto modo di inoltrarmi in diversi campi dello scibile umano: mi sono interessato di medicina, filosofia, antropologia, psicologia, fisica quantistica e più superficialmente di tante altre questioni di vario genere; tutte queste materie hanno certamente contribuito a formare quella che è la mia “visione” del mondo, essendo da sempre alimentato da un forte e costante impulso a cercare e a capire, per quanto possibile, l'origine, il senso e il fine dell'uomo (ammesso che vi sia) e dell'universo conoscibile dall'uomo stesso. Questo mio percorso, che dura anche se più lentamente e in forma diversa tutt'ora, mi ha fornito le basi in un certo senso per meglio orientarmi nella vita stimolando e facilitando tutti quei processi psicologici e di apprendimento più o meno consci che hanno contribuito, unitamente alle esperienze della vita sia positive che negative, a determinare la persona che sono; ovvero un individuo fondamentalmente incline alla ricerca, all'analisi e alla comprensione e pertanto predisposto nel mettere chi ne abbia voglia nella giusta prospettiva di inquadramento rispetto a se stesso, in modo “soft”, senza tecnicismi e dogmatismi, mediante la compassione, la sensibilità, la comprensione e l'empatia, che sempre dovrebbero essere presenti in certa misura in una qualsiasi attività di interrelazione umana. Qualità che rientrano fra i requisiti essenziali per svolgere l'attività di astrologo, a prescindere dal fatto che ciò sia per professione, per hobby o per passione.
Ho potuto constatare che l'Astrologia rappresenta un insieme molto vasto di conoscenze dalle origini per così dire “primitive” se si vuole, ma la cui efficacia ed utilità risulta così intrinsecamente legata alla natura stessa dell'uomo da renderlo un soggetto che in un certo senso impara attraverso la lettura di un ricco e caleidoscopico codice simbolico a riconoscersi nello specchio. Il potere che riuscirà a raggiungere una volta decriptata correttamente l'immagine nello specchio, sarà di tipo liberatorio ovviamente, una liberazione che gli potrà garantire quella cosa che normalmente in molti cercano e difficilmente trovano e che non è la felicità come spesso si pensa, ma piuttosto la serenità, in special modo per gli individui la cui vita è stata segnata in modo particolare da eventi drammatici.
L'Astrologia è un mondo di segni, di simboli, di significati, di consonanze e relazioni, di stati e condizioni, di associazioni e coincidenze, di analogie e complementarità; è dove il mito incontra le virtù e le debolezze dell'uomo è “l'arte di interpretare il tempo” secondo delle linee, dei procedimenti che si sono sviluppati nel corso dei secoli a partire dall'origine stessa dell'uomo. Le prime questioni di cui l'uomo poté interessarsi non potevano che essere le questioni di “lassù”, nel senso di quei primi tentativi da parte dell'essere umano di interrogarsi circa se stesso e la propria condizione; viene dunque spontaneo e legittimo annoverare l'astrologia innanzitutto come "madre" di tutte le scienze umane da un punto di vista filosofico, concetto questo che dovrebbe sempre essere ricordato e sottolineato quantomeno per rispetto verso le origini collettive e che in verità non può che essere la logica conclusione di chi abbia davvero intrapreso nel corso della propria vita un sentiero di ricerca e conoscenza in un senso molto ampio e privo soprattutto di pregiudizi e preconcetti di qualsivoglia origine. In secondo luogo l'osservazione e lo studio degli Astri e dei cicli della natura portò l'uomo a considerare se stesso come un soggetto per certi aspetti passivo di un sistema di cose enormemente più grande di lui, ma del quale egli imparò a sentirsi parte, in una qualche relazione di natura non facilmente comprensibile e i cui presupposti per una minima, ma non unica, possibilità di lettura risiedevano e risiedono appunto in questa affascinante ed antica disciplina, che prendeva forma e veniva aiutata e fagocitata anche dall'immaginazione che sottintende sempre al processo creativo sia ideativo che concreto.
Talvolta si critica banalmente chi vede nello Zodiaco la pretesa di suddividere delle categorie di individui in 12 tipologie fondamentali, ma la verità è ben diversa! Primo perché generalmente questo non è il punto di vista degli astrologi e poi perché secondo quanto ho appreso nei miei anni di intenso ed appassionato studio della materia ho potuto constatare che le tipologie che definisco “standard” riconoscibili mediante l'oroscopo sono ben 1728! Si intende poi che i segni rimangono 12.
Si potrebbe anche arrivare attraverso un lavoro certosino alla catalogazione di tutte quante, ma obiettivamente oltreché non indispensabile sarebbe onestamente riduttivo e oltretutto un lavoro del genere occuperebbe molto tempo e soprattutto spazio. Queste 1728 tipologie “standard” sono la ovvia combinazione risultante dalla mescolanza dei tre fattori essenziali di ciascuna individualità e sono comprensibilmente: l'Ascendente, il Sole e la Luna.
Poiché l'Ascendente simboleggia la natura o l'essenza dell'individuo, il Sole la sua personalità e la Luna la sua emotività, deve rendersi necessario il considerare questi elementi come fattori fondanti, integranti e inscindibili di un soggetto, dunque di primaria importanza. Di fatto voler tentare di attribuire determinati valori ai singoli fattori di un tema di natalità implicherebbe dare maggior valore a questi, con una lieve differenza tra ascendente e sole e tra ascendente e luna, quindi stesso valore per sole e luna (fermo restando le dovute differenze tra la condizione di domicilio e di esilio). Ciononostante potrebbe risultare maggiormente influente in termini di destino soggettivo un altro fattore del quadro astrale, come Mercurio, Venere, Marte, Giove o Saturno; diverso il discorso per i pianeti transpersonali o extra-umani come li chiamo io, meglio conosciuti come pianeti lenti o generazionali, i quali solo eccezionalmente potrebbero risultare più influenti, almeno secondo il mio criterio valutativo elaborato con elementi e valori di riferimento in parte innovativi e rivoluzionari.
Chiusa questa parentesi sulla quale tornerò semmai in un altro momento, va detto che delle 1728 tipologie, ciascuna di esse poi presenta delle ulteriori sfumature e varianti date chiaramente dagli aspetti e dalle posizioni degli altri corpi celesti nei vari segni e campi, il che naturalmente lascia intendere come il quadro completo di un soggetto non sia affatto semplice da delineare, anzi si può affermare, se vogliamo essere sinceri, che il compito è tecnicamente o praticamente estremo nella sua difficoltà e umanamente impossibile (nelle sue pretese), ma non meno nobile ed apprezzabile il tentativo e non privo di utilità. L'utilità che scaturisce da una giusta considerazione dell'astrologia è quella di permettere a chi lo voglia di intraprendere un percorso di conoscenza verso se stessi attraverso l'oroscopo; questo in altre parole permette di intercettare le principali tendenze e predisposizioni innate, le potenzialità e debolezze di ciascun individuo, favorendo la crescita personale e quindi anche quel processo che lo psichiatra svizzero Carl Gustav Jung definiva di “individuazione” e cioè di divenire quel che si è anche contrariamente a quello che a volte ci viene più o meno forzatamente imposto di diventare. Ciò appunto non toglie nulla all'Astrologia, semmai aggiunge dignità e valore! Detto questo il mio parere è che l'Astrologia debba essere considerata principalmente come una forma d'arte molto elaborata, dato che non può annoverarsi tra le scienze moderne; un'arte dove l'uomo interpreta l'uomo osservando e dando un senso al suo “momento cosmico” che è l'elemento decisivo, il momento in cui l'Essere dopo aver maturato la sua forma primaria si palesa al Mondo decretando la sua Presenza materiale, fisica e dunque tangibile, respirando per la prima volta autonomamente. Le parole: Essere, Mondo e Presenza hanno in questo caso un significato filosofico-esoterico di notevole importanza, poiché prima che l'Essere si fosse incarnato erano la stessa cosa o vista in un'altra ottica, le tre cose non erano separate! Ma non voglio spingermi oltre in questa strada buia.. per spiriti coraggiosi ed inquieti.
Il nuovo nato secondo i fondamenti dell'astrologia assimilerà in tale circostanza “l'Imprinting”, l'impronta o anche la segnatura se si preferisce, relativa al determinato assetto planetario del sistema solare coincidente l'istante della genitura. Tale “impronta” si basa sull'assunto fondamentale del: “come in alto cosi' e' in basso”, assunto che poi è stato fatto come proprio dai sostenitori del Cristianesimo in una forma riveduta: “come in cielo cosi' in terra”; ma sinceramente questo è un dettaglio che potrebbe anche essere inesatto dal momento che le fonti in certi casi non sono mai attendibili, quello che è importante sapere rispetto alle religioni è che: fondamentalmente derivano, tutte o quasi, da culti pagani antecedenti e in molte delle quali sono anche ben distinguibili le origini i cui elementi caratteristici sono tipici del culto delle stelle e dei cicli della natura soggetti alla stagionalità dovuta naturalmente al Sole, o per meglio dire alle posizioni diverse del globo terrestre, di stagione in stagione, rispetto al Sole. La fondazione e l'accettazione di una religione ha sempre una ragione politico-economica ben articolata e calcolata da parte di chi detiene e gestisce il potere, sia che si tratti di una ristretta comunità sia che si tratti delle più estese ed accettate, come la società occidentale.
Non è comunque mia intenzione in questa sede screditare le religioni le quali riescono benissimo da sole nell'intento, se osservate da occhi vigili e attenti e vagliate da menti sopraffine ed intuitive.
L'aforisma: ”come in alto così in basso” è una frase citata molto spesso e che si trova nella Tavola Smeraldina dell'autore, reale o leggendario, Ermete Trismegisto da cui deriva la cultura o filosofia ermetica o Ermetismo e la cui opera principale è il “Corpus Hermeticum”; raccolta di scritti magico-misteriosi e mistico-filosofici.
Semplificando molto, il succo del contenuto della Tavola Smeraldina, come di tanti altri testi e scritti di carattere similare, esoterici o mistico-filosofici è che noi (inteso come razza umana) siamo figli delle stelle, ne più ne meno, ma forse è doveroso essere più precisi: siamo figli del sistema solare che abitiamo. Per Bacco! Che banalità è mai questa?!
Già. E' una banalità. La più importante delle banalità (strano paradosso).
Viene dall'Acqua
sotto forma di batteri forgiatisi nel Calore, mediante loro ha donato l'Ossigeno contaminando la Terra nella quale muore e nuovamente nasce dissetata dall'Acqua. Questa è la Vita e la sua storia, oltre lei ci sono gli Dei del Tempo e dello Spazio che hanno reso possibile il miracolo, questi sono: il Sole e la Luna Mercurio e Venere con Marte Giove e Saturno Urano, Nettuno e poi Plutone Loro ci parlano di noi così come noi parliamo di loro. Ancora oltre c'è solo un'ultima cosa... ma quella è soltanto una “visione”. |
Dunque in ultima analisi l'essere umano è il frutto di un processo lungo miliardi di anni e che è giunto a maturazione per via di una lunga serie di fattori concomitanti e tra loro magicamente in relazione. Tra questi i quattro elementi fondamentali della natura: l'acqua, il fuoco, la terra e l'aria che si sono trovati sapientemente mescolati per mezzo delle influenze dei cicli planetari, costituiti da particolari assetti che si sono via via susseguiti e che hanno posto in essere le condizioni basilari per la concretizzazione e lo svilupparsi della vita. Chiunque riesca a prendere seriamente, lucidamente e senza pregiudizi coscienza di questa tesi intuirà come l'Astrologia, che si propone da millenni di dare significato e valore all'essere umano inserito nel contesto planetario dal quale non può essere scisso, capirà da solo come l'Astrologia non possa essere considerata come materia vana per sciocchi creduloni, il che non significa neanche dare ad essa più importanza e spazio di quanto merita. Chiaramente trattandosi di una disciplina che tratta specificatamente dell'uomo le variabili, le ragioni, le sfumature, i contrasti, le differenze inevitabilmente sono presenti in essa, ma soprattutto in chi se ne fa portavoce o paladino.
La conclusione di questa mia introduzione all'Astrologia è che ogni persona dovrebbe giungere a sentirsi e a riconoscersi in un sistema di cui è parte, partecipe e partecipata. Maggiore sarà la sua capacità di integrare la sua vita con questa idea maggiore sarà la sua libertà dai condizionamenti della specifica cultura e società nella quale è cresciuto si è sviluppato ed opera e nel quale ha messo radici tanto solide e profonde da non poter giungere ad un'adeguata conoscenza delle cose e di se stesso. Bene inteso che con questo non intendo in alcun modo sostenere l'inutilità e l'inefficacia della tradizione o della cultura originarie, le cui basi formative rimangono certamente importanti per la strutturazione della personalità individuale che andrà poi necessariamente ad inserirsi nel tessuto collettivo, ma significa come ho detto liberarsi, abbandonare le zavorre, senza però rinnegare le proprie origini e continuando anche a mantenerle vive e a rispettarle nella giusta misura.
Una volta assimilate le verità fondamentali della natura, dopo essersi sradicato dal suolo o luogo comune “l'uomo nuovo” sarà in grado di vivere in armonia e con serenità, pur consapevole delle soggettive differenze fra gli individui, elevando il suo spirito e liberandosi dalla più nociva fra le malattie, dalla quale molte altre derivano: la paura.
Sentirsi parte integrante significa prendere atto di un'altra fondamentale verità, anch'essa contenuta nella Tavola Smeraldina (ma anche in tante altre scritture e testi degni di nota), e cioè che gli esseri viventi sono in comunione con tutto il resto, ogni cosa è in una qualche forma di relazione con le altre, niente è davvero separato da ciascun altra cosa. Questo è un altro punto apparentemente semplicistico, banale e se volete appartenente a quella categoria di persone come i fricchettoni o i cultori di New Age che si cullano nell'illusione di un mondo migliore, della pace tra i popoli e cose del genere; fatto sta che la realtà in questo caso supera di gran lunga la fantasia.. basta fare per chi lo volesse un tuffo nella fisica quantistica per comprendere come il mondo “visibile” non sia che una minima parte del mondo che chiamiamo “oggettivo”, nel senso che le limitate capacità umane non consentono all'uomo di esperire tutta la realtà fisica oggettivamente esistente e ciascuna parte di ogni cosa consta di infinite piccole altre parti che in ultimo e in certi casi si fondono con le altre, più o meno compatibilmente dando potenzialmente origine anche ad altri “stati”. Sia chiaro che quest'ultimo concetto è una mia personale interpretazione molto generica ed estremamente riduttiva dovuta al mio interessamento verso la fisica quantistica, l'astrofisica, l'astronomia ecc ma ad un livello semplicemente amatoriale e quindi soggettivo, ovvero non accademico e suscettibile di interpretazioni diverse.
Francesco Labianca
La conclusione di questa mia introduzione all'Astrologia è che ogni persona dovrebbe giungere a sentirsi e a riconoscersi in un sistema di cui è parte, partecipe e partecipata. Maggiore sarà la sua capacità di integrare la sua vita con questa idea maggiore sarà la sua libertà dai condizionamenti della specifica cultura e società nella quale è cresciuto si è sviluppato ed opera e nel quale ha messo radici tanto solide e profonde da non poter giungere ad un'adeguata conoscenza delle cose e di se stesso. Bene inteso che con questo non intendo in alcun modo sostenere l'inutilità e l'inefficacia della tradizione o della cultura originarie, le cui basi formative rimangono certamente importanti per la strutturazione della personalità individuale che andrà poi necessariamente ad inserirsi nel tessuto collettivo, ma significa come ho detto liberarsi, abbandonare le zavorre, senza però rinnegare le proprie origini e continuando anche a mantenerle vive e a rispettarle nella giusta misura.
Una volta assimilate le verità fondamentali della natura, dopo essersi sradicato dal suolo o luogo comune “l'uomo nuovo” sarà in grado di vivere in armonia e con serenità, pur consapevole delle soggettive differenze fra gli individui, elevando il suo spirito e liberandosi dalla più nociva fra le malattie, dalla quale molte altre derivano: la paura.
Sentirsi parte integrante significa prendere atto di un'altra fondamentale verità, anch'essa contenuta nella Tavola Smeraldina (ma anche in tante altre scritture e testi degni di nota), e cioè che gli esseri viventi sono in comunione con tutto il resto, ogni cosa è in una qualche forma di relazione con le altre, niente è davvero separato da ciascun altra cosa. Questo è un altro punto apparentemente semplicistico, banale e se volete appartenente a quella categoria di persone come i fricchettoni o i cultori di New Age che si cullano nell'illusione di un mondo migliore, della pace tra i popoli e cose del genere; fatto sta che la realtà in questo caso supera di gran lunga la fantasia.. basta fare per chi lo volesse un tuffo nella fisica quantistica per comprendere come il mondo “visibile” non sia che una minima parte del mondo che chiamiamo “oggettivo”, nel senso che le limitate capacità umane non consentono all'uomo di esperire tutta la realtà fisica oggettivamente esistente e ciascuna parte di ogni cosa consta di infinite piccole altre parti che in ultimo e in certi casi si fondono con le altre, più o meno compatibilmente dando potenzialmente origine anche ad altri “stati”. Sia chiaro che quest'ultimo concetto è una mia personale interpretazione molto generica ed estremamente riduttiva dovuta al mio interessamento verso la fisica quantistica, l'astrofisica, l'astronomia ecc ma ad un livello semplicemente amatoriale e quindi soggettivo, ovvero non accademico e suscettibile di interpretazioni diverse.
Francesco Labianca